Aneurisma
L’aneurisma rappresenta la dilatazione permanente e localizzata di un vaso arterioso di oltre il 50% rispetto al suo diametro originario.
Può coinvolgere qualsiasi arteria, anche se quella interessata principalmente è l’aorta, l’arteria più grande del nostro corpo che, partendo dal cuore, attraversa il torace e l’addome distribuendo sangue agli organi che incontra. Poi, nella parte inferiore dell’addome si divide nelle arterie deputate all’irrorazione delle gambe.
A seconda del tratto aortico coinvolto si parlerà di aneurisma dell’aorta toracica, di aneurisma dell’aorta addominale (il più frequente) o di aneurisma toraco-addominale; in questo ultimo caso la patologia dilatativa interessa l’aorta in tutta, o quasi, la sua estensione.
Meno frequentemente l’aneurisma può interessare le arterie degli arti inferiori, in particolar modo l’arteria poplitea, l’arteria localizzata dietro il ginocchio, presentandosi in circa il 20% dei casi in associazione con un aneurisma aortico.
Cosa sia a determinare l’inizio della dilatazione di un’arteria non è ancora stato definito. Quello che si sa, però, è che, una volta iniziato, il processo dilatativo del vaso tenderà inesorabilmente a progredire fino alla sua rottura.
Vi è un’indubbia predisposizione genetica (ancora non del tutto chiarita) come causa favorente la formazione di un aneurisma in grado di alterare la struttura della parete dell’arteria riducendone l’intrinseca capacità elastica.
E’ una patologia subdola rivelandosi totalmente asintomatica in oltre il 70% dei casi al momento della diagnosi. E’ evidente quindi come l’aneurisma vada diagnosticato e trattato prima della sua evoluzione.